mercoledì 15 settembre 2010

molto peccato, abbastanza vergogna

Mi sono lasciato convincere, anche per motivi para-professionali (ogni tanto mi capita di lavorare sulle fiction) a guardare qualche minuto di "Il Peccato e la vergogna". In cinque minuti sono entrati in scena i seguenti stereotipi:
  1. l'eroe scapigliato ma un po' sfigato (il fratello minore di quello figo?) (probabilmente muore)
  2. l'eroina dura ma al fondo un po' sola che lo salva (si sacrifica o trova l'amore)
  3. l'ufficiale tedesco galante e femminaro, nobile nonostante il suo essere nazista (muore)
  4. l'eroina all'inizio sprovveduta che trova la forza di sfidare le convenzioni e gli uomini per salvare sé e coloro a cui tiene (il figlio?) (finisce bene, amore eterno e cresce contenta il figlio/a)
  5. il fascista cattivo-cattivo ma maschio-maschio (muore male, ma nel suo amore per la protagonista dimostrerà un'oscura grandezza)
  6. il gerarca che sente approssimarsi la fine dell'impero (morirà malissimo)
  7. l'ufficiale nazista viscido (morirà malissimo)
  8. la prostituta dal cuore grande (morte eroica o ravvedimento borghese)
Non sono riuscito ad andare oltre questi cinque minuti, quindi le mie ipotesi sui ruoli rispettivi rimangono ipotesi. A posteriori vedrò quante ne ho prese (non so neanche se quella di oggi era l'ultima puntata o meno).

3 commenti:

elisabeth ha detto...

Il fatto che ne parlassero le vecchiette al parco non ti é bastava, messa cosí si tratta di puro masochismo :D

daniele ha detto...

a volte bisogna sacrificarsi, e faer esperienze di prima mano.
Diciamo che l'ho fatto per amore della scienza.

elisabeth ha detto...

la gnosis prima di tutto, ahahahah!